Agricoltura integrata: di cosa si tratta?
Sentiamo spesso parlare di agricoltura integrata ma sappiamo realmente di cosa si tratta?
Prima di rispondere a questa domanda è necessario capire cosa si intende per agricoltura tradizionale e biologica.
L’ agricoltura tradizionale è un metodo di coltivazione intensivo che impiega prodotti chimici nel processo produttivo.
L’agricoltura biologica è, invece, un metodo di coltivazione che non fa uso di prodotti chimici di sintesi nel processo produttivo ma si propone di ristabilire le condizioni di equilibrio naturale, ripristinando la fertilità del terreno e ricreando l’habitat ideale per la flora.
Dopo aver chiarito questi concetti possiamo definire cosa si intende per agricoltura integrata e quali sono i vantaggi derivanti dall’adozione di questo tipo di processo produttivo.
L’agricoltura integrata è un metodo di produzione agricola che tende a ridurre l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi integrandoli con mezzi biologici, genetici e/o colturali.
Tale processo produttivo prevede dunque l’utilizzo combinato di pratiche agricole e prodotti fitosanitari limitando l’utilizzo di questi ultimi ai soli casi in cui è strettamente necessario per salvaguardare le esigenze economiche dei produttori e facendo comunque ricadere la scelta sui prodotti a minor impatto ambientale.
Le aziende che decidono di adottare un metodo di coltivazione integrata devono aderire ad un Disciplinare regionale.
I Disciplinari regionali vengono predisposti ogni anno sulla base delle Line Guida Nazionali e devono essere approvati dall’ Organismo Tecnico Scientifico e dai suoi componenti quali: Gruppo Difesa Integra G.D.I., (per la parte relativa alla difesa delle colture) e Gruppo Tecniche Agronomiche G.T.A. (per la parte relativa alle tecniche agronomiche colturali).
Gli ambiti di applicazione principali dell’agricoltura integrata sono principalmente quattro:
- Fertilizzazione
- Lavorazioni del terreno
- Controllo delle infestanti
- Difesa dei vegetali che rappresenta l’ambito in cui la difesa integrata trova maggiormente applicazione.
L’adozione di un sistema di produzione integrata rappresenta dunque una strategia win-win perché consente contemporaneamente di:
- TUTELARE LA SALUTE DEI CONSUMATORI: ai quali saranno destinati prodotti controllati lungo tutto la filiera e dunque di alta qualità e salubri.
- RIDURRE SIGNIFICATIVAMENTE L’IMPATTO AMBIENTALE: perché nel processo produttivo si predilige l’utilizzo di prodotti naturali riducendo drasticamente l’impiego di fitosanitari.
- GARANTIRE LE ESIGENZE PRODUTTIVE E QUINDI ECONOMICHE DEI PRODUTTORI.
L’agricoltura integrata rappresenta quindi un ottimo compromesso tra l’agricoltura tradizionale e quella biologica perché consente di produrre cibi sani e sicuri e al contempo supera il concetto di produzione biologica che non riuscirebbe a soddisfare le esigenze di un’agricoltura di mercato.